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05 maggio 2014

                                1 Giovanni 5: 6-12
                                   Vita eterna in Gesù Cristo
                          
                                         Breve riflessione di Aldo Palladino



Il testo biblico
6 Egli è colui che è venuto con acqua e sangue, cioè Gesù Cristo; non con acqua soltanto, ma con l'acqua e con il sangue. Ed è lo Spirito che ne rende testimonianza, perché lo Spirito è la verità. 7 Poiché tre sono quelli che rendono testimonianza:8 lo Spirito, l'acqua e il sangue, e i tre sono concordi.
9 Se accettiamo la testimonianza degli uomini, la testimonianza di Dio è maggiore; e la testimonianza di Dio è quella che egli ha reso al Figlio suo. 10 Chi crede nel Figlio di Dio ha questa testimonianza in sé; chi non crede a Dio, lo fa bugiardo, perché non crede alla testimonianza che Dio ha resa al proprio Figlio. 11 E la testimonianza è questa: Dio ci ha dato la vita eterna, e questa vita è nel Figlio suo. 12 Chi ha il Figlio ha la vita; chi non ha il Figlio di Dio, non ha la vita.


Eresie gnostiche

Molte eresie gnostiche circolavano nella chiesa primitiva (2 Gv 7). Una di esse, il docetismo (dal gr. dokéin, sembrare), sosteneva che in Gesù l'elemento umano, compresa la sofferenza e la morte, fosse solo apparente, dato che  Egli non aveva mai cessato di essere completamente divino.
Un'altra controversia teologica, in cui fu coinvolta la chiesa di Efeso ad opera dell'eretico Cerinto, riguardava la distinzione tra Gesù e il Cristo. I Cerintiani sostenevano che Gesù, nato da Giuseppe e da Maria in modo naturale, diventasse "il Cristo" al momento del battesimo e ritornasse uomo, cioè non fosse più "il Cristo" prima di salire in croce.

Le tre testimonianze
Contro questi falsi insegnamenti, Giovanni prese posizione per dimostrare che Gesù era il Cristo prima, durante e dopo il battesimo, prima, durante e dopo la croce. Per confutare i falsi profeti, egli oppose le tre testimonianze, riportate nel nostro testo, quella dello Spirito Santo, quella con acqua e quella con sangue (6-7). Esse rappresentano le tappe fondamentali della vita di Gesù, come uomo vero e proprio, che ha partecipato alla sofferenza umana fino in fondo. 
La prima testimonianza è dello Spirito Santo, Spirito di verità che era in Gesù e che dimora in noi, che ci guida, come testimone interiore, a dichiarare che Gesù è il Signore (1 Co 12.3).  
La seconda testimonianza è quella resa in acqua, quando Gesù si recò al fiume Giordano per essere battezzato da Giovanni Battista (Mt 3:13-17).
La terza testimonianza è resa con sangue, cioè con la sua morte in croce dove il suo sangue fu versato per noi (Gv 19:34, Lc 22:20).
Queste tre testimonianze sono espressione della testimonianza di Dio stesso (9), che afferma che in Gesù Cristo abbiamo vita eterna (GV 1:4; 3:16; 3:36; 6:40, 47; 17:3; Ro 6:23). Infatti, "chi ha il Figlio ha la vita; chi non ha il Figlio di Dio non ha la vita" (12).
Avere accolto Gesù nel nostro cuore significa, dunque, aver ricevuto il dono della vera Vita, il più bel dono di Dio per noi. Questa Vita comprende la salvezza, il perdono, la pace, la gioia, la conoscenza della verità, la fede, l'amore fraterno, la libertà, la giustizia, l'obbedienza,  la comunione con Dio. Essa inizia qui ed è per l'eternità.   
                                                                                  Aldo Palladino

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