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05 maggio 2014

1 Giovanni 4: 17-21

Amore senza paura

Breve riflessione di Aldo Palladino
  


Il testo biblico
17 In questo l'amore è reso perfetto in noi: che nel giorno del giudizio abbiamo fiducia, perché qual egli è, tali siamo anche noi in questo mondo. 18 Nell'amore non c'è paura; anzi, l'amore perfetto caccia via la paura, perché chi ha paura teme un castigo. Quindi chi ha paura non è perfetto nell'amore. 19 Noi amiamo perché egli ci ha amati per primo.
20 Se uno dice: «Io amo Dio», ma odia suo fratello, è bugiardo; perché chi non ama suo fratello che ha visto, non può amare Dio che non ha visto. 21 Questo è il comandamento che abbiamo ricevuto da lui: che chi ama Dio ami anche suo fratello.

Amore perfetto

Nella vita, siamo stati tutti innamorati e ci siamo abbandonati all'altro o all'altra con piena fiducia, certi che nulla di male ci potesse accadere. Abbiamo vissuto la  relazione sentimentale senza paura, senza pregiudizi, perché era un amore puro. Così è l'amore per Dio, un amore perfetto, senza paura di nulla, né del presente né del futuro, perché è un sentimento che non viene dalla nostra natura, ma dall'opera di Dio in noi. Neanche il giorno del giudizio ci spaventa più (17), perché il giudizio non è per noi, ma per coloro che hanno rifiutato la redenzione di Dio attraverso la persona di Gesù Cristo. Amore e paura non possono coesistere come l'acqua e l'olio. Non possiamo amare Dio, accostarci a Lui e allo stesso tempo nasconderci da Lui per paura (Ro 8:14-15; 2 Ti 1:7), perché la paura preannuncia o implica un castigo o una punizione, che non è per noi, in quanto figli di Dio perdonati.
Dunque, fin da ora, pur essendo in questo mondo, siamo in perfetta e piena comunione con Dio e viviamo nell'amore, come Gesù ha avuto comunione con suo Padre, al quale ha manifestato amore senza limiti e ubbidienza incomparabile (17-18).

Lezione d'amore

"Noi amiamo perché Egli ci ha amati per primo" (19). Come una madre o un padre, Dio ci ha amati dal giorno in cui ha deliberato il suo disegno di avere dei figli che fossero la reale Sua immagine in questo mondo. Abbiamo appreso il sentimento dell'amore e abbiamo cominciato ad amare. È Dio che ci ha insegnato ad amare: prima ad amare Lui che ci ha creato, poi ad amare chi ci ha generato, infine a trasmettere amore a chi ci sta intorno. Non è possibile amare Dio e non amare i nostro fratello (20), perché ciò sarebbe una forte contraddizione, una forte incoerenza. Non si ama "a condizione che…", perché noi cristiani siamo chiamati ad amare tutti, indipendentemente dal colore della pelle, della cultura, dello stato sociale. Dio odia il peccato ma ama il peccatore, ama tutte le creature, e noi dobbiamo amare come Lui ama.
"Chi ama Dio ami anche suo fratello" (21). È un esortazione a mettere in pratica l'amore a cominciare dalla nostra comunità ecclesiale.

                                                                      Aldo Palladino 

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