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05 maggio 2014

1 Giovanni 4: 7-16

L'essenza del cristianesimo

Breve riflessione di Aldo Palladino


Il testo biblico
7 Carissimi, amiamoci gli uni gli altri, perché l'amore è da Dio e chiunque ama è nato da Dio e conosce Dio. 8 Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore. 9 In questo si è manifestato per noi l'amore di Dio: che Dio ha mandato il suo Figlio unigenito nel mondo affinché, per mezzo di lui, vivessimo. 10 In questo è l'amore: non che noi abbiamo amato Dio, ma che egli ha amato noi, e ha mandato suo Figlio per essere il sacrificio propiziatorio per i nostri peccati. 11 Carissimi, se Dio ci ha tanto amati, anche noi dobbiamo amarci gli uni gli altri.
12 Nessuno ha mai visto Dio; se ci amiamo gli uni gli altri, Dio rimane in noi e il suo amore diventa perfetto in noi. 13 Da questo conosciamo che rimaniamo in lui ed egli in noi: dal fatto che ci ha dato del suo Spirito. 14 E noi abbiamo veduto e testimoniamo che il Padre ha mandato il Figlio per essere il Salvatore del mondo. 15 Chi riconosce pubblicamente che Gesù è il Figlio di Dio, Dio rimane in lui ed egli in Dio. 16 Noi abbiamo conosciuto l'amore che Dio ha per noi, e vi abbiamo creduto. Dio è amore; e chi rimane nell'amore rimane in Dio e Dio rimane in lui.
  

L'amore

Il tema dell'amore, come quello della morte, accompagna i discorsi (o i pensieri) della nostra vita quotidiana, perché abbiamo tutti bisogno di comprendere il senso della nostra esistenza. Credenti o non credenti, siamo tutti avidi d'amore, sempre, dall'infanzia alla vecchiaia. Quando non ci sentiamo amati siamo come vuoti, inutili, inesistenti. Ci sentiamo feriti e non riconosciuti, quindi soffriamo, ci chiudiamo in noi stessi e diventiamo più duri, forse anche più aggressivi. Cominciamo ad osservare la vita con il filtro del nostro egocentrismo e del nostro indurimento e le relazioni sociali vengono compromesse. Per questo è importante essere amati.

L'amore di Dio

Il nostro testo afferma che "Dio ha amato noi, e ha mandato suo Figlio per essere il sacrificio propiziatorio per i nostri peccati" (10). Ci ha amati senza se e senza ma e, pur conoscendo la nostra realtà di peccato, ci ha avvolti in un abbraccio paterno e in Cristo Gesù ha manifestato la grandezza del suo amore nelle sue dimensioni, larghezza, lunghezza, altezza e profondità (Ef 3:18).
"Dio è amore" (8) non è una verità astratta, ma la constatazione della Sua opera in favore dell'umanità. Egli è la sorgente dell'amore e Gesù Cristo la sua manifestazione.
Dunque, "se Dio ci ha amati anche noi dobbiamo amarci gli uni gli altri" (11).

Amore reciproco

Gesù ha detto: "Da questo conosceranno che siete miei discepoli, se avete amore gli uni per gli altri" (Gv 13:35). L'apostolo Paolo ha scritto le più belle parole sull'amore e ci ha testimoniato che siamo nulla se viviamo senza manifestare amore (1 Co 13: 1-8). Dunque, il cristianesimo è la religione dell'amore e il cristiano è colui che ama. Le nostre comunità sono cristiane se manifestano amore, per Dio, per i fratelli e le sorelle, per il prossimo, addirittura per il nostro nemico. Dove non c'è amore non c'è comunità cristiana.
L'amore non deve restare "parola": il luogo dell'amore è la prassi, la vita concreta. Senza l'amore Dio è "assente": si potrà disquisire quanto si vuole su di Lui, ma in un vuoto che verrebbe colmato soltanto da idoli falsi.

                                                                                  Aldo Palladino

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