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09 gennaio 2014


 
GLI OCCHI FISSI SU GESÙ
(Luca 4:20)

Breve riflessione di Aldo Palladino


Testo e contesto biblico
Gesù Cristo in Galilea
(Mt 4:12, 17; Mr 1:14-15) Gv 4
14 Gesù, nella potenza dello Spirito, se ne tornò in Galilea; e la sua fama si sparse per tutta la regione. 15 E insegnava nelle loro sinagoghe, glorificato da tutti.
Gesù nella sinagoga di Nazaret
Is 61:1-3; Mr 6:1-6; Gv 1:11; Lu 19:42
16 Si recò a Nazaret, dov'era stato allevato e, com'era solito, entrò in giorno di sabato nella sinagoga. Alzatosi per leggere, 17 gli fu dato il libro del profeta Isaia. Aperto il libro, trovò quel passo dov'era scritto:
18 «Lo Spirito del Signore è sopra di me,
perciò mi ha unto per evangelizzare i poveri;
mi ha mandato per annunciare la liberazione ai prigionieri
e il ricupero della vista ai ciechi;
per rimettere in libertà gli oppressi,
19 per proclamare l'anno accettevole del Signore».
20 Poi, chiuso il libro e resolo all'inserviente, si mise a sedere; e gli occhi di tutti nella sinagoga erano fissi su di lui.
***

Come vivere nell'anno nuovo che è appena iniziato? Certamente faremo tutto il possibile per cercare di superare le difficoltà che di volta in volta si presenteranno. Forse rivolgeremo gli occhi qui e là per scrutare se nell'orizzonte politico o economico ci sia un personaggio che risolva i nostri problemi e accenda delle speranze per un futuro migliore. Forse guarderemo a caso dove ci capita  vivendo alla giornata e lasciandoci dominare dagli eventi. Forse proveremo a guardare progetti e  iniziative che possano essere l'occasione per uscire da situazioni di stallo, di disoccupazione, di precarietà, se non di povertà. Insomma, i nostri occhi scrutano la realtà col desiderio di trovare la soluzione più adatta a noi, alla nostra famiglia, ai nostri figli.

Nella piccola sinagoga di Nazaret, dopo che Gesù ha letto le parole del profeta Isaia, tutti i presenti hanno gli occhi fissi su Gesù. Anche noi dobbiamo tenere gli occhi fissi su Gesù perché è lui il nostro punto di riferimento che orienta la nostra vita. Perché la fede in Cristo ha delle implicazioni spirituali che si riflettono sulla nostra condotta personale, su una trasformazione delle mente e del cuore, su un nuovo stile di vita. Gesù è la bussola della nostra vita.
Egli ci chiama a seguirlo: "Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi darò riposo" (Mt. 11:28). E ci aiuta a imparare il rapporto con gli eventi della vita: "Perciò vi dico: non siate in ansia per la vostra vita, di che cosa mangerete o di che cosa berrete; né per il vostro corpo, di che vi vestirete. Non è la vita più del nutrimento, e il corpo più del vestito?" (Mt. 6: 25).
Dobbiamo ancora imparare a sollevare lo sguardo al di sopra delle nostre difficoltà, per cercare sostegno e liberazione in Cristo Gesù. La vittoria di Cristo ha reso vittoriosa la nostra fede (I Gv. 5: 4), che noi esprimiamo tenendo gli occhi fissi su di lui.
Certo, non dobbiamo allentare la nostra attenzione sui nostri doveri e sulle nostre responsabilità, che dobbiamo assolvere e assumerci anche quest'anno, ma avere gli occhi su Gesù ci aiuta a farlo con la libertà interiore, come figli di Dio e non come schiavi, perché il Signore è la profonda ragion d'essere di ogni nostro comportamento di grazia e di misericordia in ogni tipo di relazione.
La crisi che oggi viviamo, che gli esperti addebitano all'economia, alla finanza, alla globalizzazione, all'euro o alle cause più disparate, hanno di fatto una radice di ordine spirituale. L'uomo ha perso il contatto con il suo Creatore e di conseguenza ha sminuito il valore del prossimo, oltre che di se stesso. Ha la parvenza di una pietà religiosa, ma ha estromesso la vita di Dio dal proprio orizzonte per dare spazio alla più sfrenata materialità per il solo interesse personale. Se così continuano le cose, la crisi sarà duratura e senza soluzioni. L'uomo deve ritrovare la sua umanità alzando i suo occhi, distoglierli da se stesso e fissarli su Gesù Cristo, che è la guida, l'esempio da seguire, l'ispiratore della vera vita, di valori profondi e di ogni cambiamento all'insegna della solidarietà, della condivisione, dell'amore degli uni per gli altri.
Il Signore soltanto può cambiare il nostro cuore e la nostra mente. E solo dopo la nostra conversione, la società potrà cambiare.
Dunque, fissiamo i nostri occhi su Gesù Cristo lungo tutto quest'anno nuovo! Le benedizioni non mancheranno.

                                                                               Aldo Palladino  

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