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12 febbraio 2012



La simbologia biblica per gli ultimi tempi

Recensione di un libro
della teologa cattolica Margaret Nutting Ralph

di Aldo Palladino



"Negli Atti degli Apostoli leggiamo che lo Spirito Santo condusse Filippo ad avvicinare un eunuco etiope che stava leggendo il profeta Isaia. Filippo chiese all'eunuco: " Capisci quello che leggi?". L'eunuco rispose: "Come potrei, se nessuno mi guida" (At. 8, 30-31). Molti di noi si possono identificare con l'eunuco. Desideriamo ardentemente accrescere la nostra conoscenza e il nostro amore per Dio. Ricorriamo alla Scrittura perché crediamo che contenga la buona novella che i nostri cuori desiderano ascoltare, ma ci sentiamo frustrati. Spesso ciò che leggiamo non suona affatto come buona novella. Ci domandiamo: "Ma lo capisco nel modo giusto?" A peggiorare le cose, quando chiediamo l'aiuto di altri, spesso incontriamo persone che sostengono di capire la Scrittura, ma la usano per promuovere le loro idee, i loro impegni, perfino per diffondere le loro stesse paure".
Così inizia il libro(§) di Margaret Nutting Ralph, una teologa cattolica forse poco nota al pubblico di evangelici italiani.
Il suo lavoro ha il pregio di fornire il materiale o gli strumenti che danno una conoscenza di base a coloro che non sanno quale sia la differenza tra approccio "fondamentalista" e approccio "contestualista".
L'esposizione chiara, con un taglio divulgativo, spiega al lettore il processo di formazione della Scrittura e lo introduce alla comprensione dei contesti, ritenuti fondamentali per la corretta interpretazione del testo biblico, che sono stati individuati nella forma letteraria, nelle credenze del tempo e nel processo di rivelazione. Non esaurisce gli aspetti tematici del metodo storico-critico, ma fornisce l'essenziale per consentire anche ai non addetti ai lavori di poter cogliere nella Bibbia la differenza tra parabola e allegoria, profezia e predizione, storia e mito, di non confondere le immagini con i fatti, e altro.  
Il libro esamina anche dei brani dell'Antico e del Nuovo Testamento dei quali mette in evidenza errori di interpretazione. Vengono spiegati i perché di tali errori e viene dato il vero significato che emerge dalla lettura contestualista e storico-critica.
La seconda metà del libro, come lo stesso titolo anticipa, è dedicato all'esame della profezia, dai tempi della monarchia in poi, e della simbologia presente in particolare nel libro dell'Apocalisse.
E' evidente il messaggio dell'autrice, che sottolinea il carattere di "buona novella" di questo libro. Non una "rivelazione" minacciosa, ma una profezia che con le forme proprie della letteratura apocalittica intende supportare la fede di credenti che soffrono la persecuzione.
Originali sono tutte le interpretazioni attinenti agli episodi che narrano della seconda venuta del Signore.
Qualche concetto secondo una visuale cattolica non inficia la validità del lavoro svolto.

                                                                                                        Aldo Palladino


(§) Margaret Nutting Ralph. La Bibbia e la fine del mondo. Di chi e di che cosa
                                            dobbiamo aver paura? Edizioni San Paolo s.r.l.,1999.


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