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20 agosto 2010

Costituzione della Repubblica Italiana

 

Art. 1

L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.

 

 

Non si può prescindere dalla Costituzione per vivere in uno Stato democratico. Mi piacerebbe uno Stato secondo i miei ideali personali, ma certamente essi cozzerebbero con quelli di altri. Dunque, la Costituzione risponde alle esigenze di tutti e di ognuno per consentire parità di diritti e di doveri per una convivenza civile, democratica, per il bene di tutti.

Essa è la legge fondamentale dello Stato che ogni persona è tenuta a rispettare, in particolar modo coloro che sono chiamati a rivestire cariche pubbliche in rappresentanza del popolo.

        

        La sovranità appartiene al popolo, afferma l'art. 1 della Costituzione.

Il popolo è il sovrano nel nostro Stato. Non lo è il Presidente della Repubblica (eppure è il Capo dello Stato e rappresentante dell'unità nazionale per l'art. 83), non lo è il Capo del Governo, non lo sono i ministri, non lo sono i Capi dei partiti politici. Nessuno è il sovrano. Sovrano è solamente il popolo. Tutti gli altri sono servi. 

La sovranità appartiene al popolo è un pilastro del nostro ordinamento costituzionale, che deve essere anche il fondamento di ogni agire umano. Ogni parlamentare deve imprimerselo nella mente e nel cuore e non può derogare. Ogni parlamentare deve essere eletto dal popolo sovrano e non dalle segreterie di partito. Qualsiasi legge che non rispetti questo principio è anticostituzionale.

Dunque, i giochi delle segreterie di partito di portare in parlamento persone non elette direttamente dal popolo vìolano il principio costituzionale della sovranità popolare e si pongono al di fuori della Costituzione.

Aldo Palladino

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