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07 dicembre 2009

Le chiese suonano l'allarme per il clima


 


federazione delle chiese evangeliche in italia
Commissione globalizzazione e ambiente


 

Via Firenze 38,  00184 Roma

tel. (+39) 064825120 - fax (+39) 064828728

e-mail: fcei@fcei.it

 

Le chiese suonano l'allarme per il clima

In Danimarca, a Copenhagen è in corso il Summit delle Nazioni Unite sul clima. Si chiama COP15.

Non sappiamo come si concluderanno i lavori perché questo dipende da variabili che viaggiano al di sopra delle teste dei cittadini, cioè dai governi ma sappiamo che il cambiamento climatico è iniziato!

 

Leggiamo i giornali e vediamo immagini dei ghiacciai che si sciolgono,  le estati sono più calde e più lunghe, mentre ancora gli effetti più pesanti devono arrivare … dal Sud del mondo.

Ogni mese sulla Terra si distruggono un milione di ettari di superficie forestale – un'area pari a un campo di calcio ogni due secondi – causando il 20 per cento delle emissioni di CO2 a livello globale.

Il cambiamento climatico causa già trecentomila morti ogni anno e milioni di profughi:

 

I meteorologi discutono, l'argomento è complesso, ma si sa che bastano pochi gradi di aumento della temperatura globale per alterare gli equilibri che tengono in vita una parte gli ecosistemi e delle specie che oggi popolano il pianeta, fra cui noi umani.

 

Per questo oggi, 13 dicembre, siamo qui.

 

Per dire che molte chiese cristiane nel mondo, dal Pacifico al Canada, agli Stati Uniti, a tanti Paesi dell'Europa, si sentono mobilitate dalla necessità di contenere la crescita della temperatura al disotto del due gradi Celsius, il che corrisponde ad una concentrazione di CO2 al di sotto delle 350 parti per milione.

 

La Conferenza delle chiese in Europa (KEK) e il Consiglio delle Conferenze episcopali europee (CCEE)  in occasione della Conferenza sul clima hanno scritto una lettera congiunta rivolta alle chiese e i/le cristiani in Europa in cui

 

-          esortano ad intraprendere azioni appropriate per affrontare la sfida del cambiamento climatico

-          invitano i Governi, con coraggiosa generosità, ad azioni di prevenzione, mitigazione e adattamento agli effetti del cambiamento climatico. L'impatto sulla crisi economica non deve rappresentare una scusa per evitare un'azione efficace per la tutela dell'ambiente.

-          incoraggiano le Chiese in Europa ad osservare che la sfida del cambiamento climatico è una questione di giustizia e di reponsabilità in primo luogo verso quelle regioni del mondo meno responsabili dell'inquinamento e   più colpite dal   cambiamento climatico

-          ricordano che il cambiamento climatico può causare sofferenze e privazioni incalcolabili, può ostacolare lo sviluppo umano integrale e recare danno al Creato. Noi sosteniamo lo sviluppo di nuovi strumenti finanziari che permettano di affrontare queste problematiche.

-          sollecitano le Chiese a partecipare ad iniziative per il risparmio energetico, alla promozione dell'energia rinnovabile, ad adottare stili di vita compatibiliti con la cura per la creazione di Dio."

 


Suonando 350 rintocchi, le chiese vogliono ricordare che tanti sono
i gesti concreti che intendono assumere, anche in questo tempo di
Avvento, nella scelta dei regali da fare e non fare, dei consumi che
siano ecologici, degli spostamenti che ricorrano il meno possibile
all'automobile.



Pubblicato con il consenso di Antonella Visentin.

Grazie.

Aldo Palladino

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