Ostensioni
Dal 10 aprile al 23 maggio 2010, si svolgerà a Torino l'ostensione della Sacra Sindone, un lenzuolo di lino su cui sarebbe impresso il volto e il corpo di Gesù.
Il condizionale è d'obbligo, perché il mondo scientifico è diviso sull'autenticità di quel lenzuolo e sull'identità del personaggio. È il volto e il corpo di Gesù? Non avremo mai certezze sull'argomento, ma solo ipotesi. Certo è che intorno alla Sindone si muove l'universo cattolico torinese e romano con una poderosa organizzazione che lascia stupiti e meravigliati. Di nuovo tanta attenzione per una reliquia. E non è la prima né l'ultima. La chiesa cattolica si nutre del culto delle reliquie.
Ora è il turno della Sindone. Prima di essa, nel 2009, a S. Giovanni Rotondo, è stato riesumato ed esposto al pubblico il corpo di Padre Pio, dopo 41 anni dalla sua tumulazione avvenuta nel settembre del 1968.
Recentemente, lo scorso febbraio, nella basilica di Padova c'è stata l'ostensione del corpo di Sant'Antonio.
A Napoli, ogni anno si attende da S. Gennaro il miracolo della liquefazione del suo sangue.
Cattolicesimo pagano
E non parliamo di tutta quella religiosità popolare espressa nelle feste patronali, quando intorno alla statua di un "santo" o di una "santa" ruota un intero quartiere, una borgata, forse anche una intera città, in processione dietro una statua di legno o di gesso ricoperta di collane, corone, doni d'oro e fiori.
Si può comprendere come mai il cattolicesimo abbia storicamente raccolto nel suo ambito quel paganesimo prosperoso, fatto di dèi, altari sacrificali, e lo abbia incanalato nella tradizione cristiana. Così facendo, ha assunto potere sulle masse, ma ne ha subìto la nefasta ed incontrollabile influenza, perché il cattolicesimo non ha cristianizzato i pagani, ma sono stati i pagani a decristianizzare il cattolicesimo. La tesi sostenibile è che il cattolicesimo sia oggi una miscellanea di culti, ordini, tradizioni, riti pagani, che vengono uniti ad altre manifestazioni di spiritualità sincera, ad iniziative encomiabili di ricerca della centralità del Cristo nella vita ecclesiale. Con queste ultime c'è fraterno dialogo, rispetto e stima, perché accomunate dalla comune fede nel Signore e Salvatore Gesù Cristo, e solo in Lui. Ma, con altre realtà ecclesiali cattoliche, purtroppo, il dialogo è fermo e non registra progressi.
La convivenza di forme e riti pagani nel cattolicesimo è una zavorra che rallenta la crescita di ogni singolo cattolico verso la maturità cristiana e ritarda, sia nella chiesa che nella società, ogni sviluppo per la realizzazione di una vita sana, libera, civile.
Dunque, sarebbe auspicabile che le autorità cattoliche avviassero progressivamente un intenso programma di eliminazione di tutte quelle forme di paganesimo in contrasto con lo spirito del cristianesimo primitivo, che era ben radicato nella predicazione del messaggio liberatorio e salvifico di Gesù Cristo. Non guasterebbero, inoltre, iniziative per un'educazione catechetica delle masse per riportare il popolo, i fedeli, ad una fede più profonda ed intelligente, spirituale ed umana, scevra di credenze e credi posticci lasciati affluire in seno al cattolicesimo sempre a scapito della verità evangelica.
Non è più tempo di continuare a prendersi in giro e a far finta che tutto vada bene. La chiesa cattolica ha le risorse per correggere la rotta e dare all'uomo di oggi le risposte spirituali per una vita rinnovata e di senso. Ma deve abbandonare la "politica" di tollerare ogni forma di paganesimo, dalle reliquie alla riesumazione di cadaveri, dalle indulgenze alle penitenze, dal culto dei morti alla beatificazione e santificazione di uomini e donne, ecc., per poter mantenere il controllo degli eventi e delle masse di credenti ingenui e in buona fede, forse anche per poter alimentare le proprie finanze.
Cercare il volto di Cristo
Ma è proprio necessario vedere un lenzuolo con l'effigie di uno sconosciuto personaggio per cercare il volto di Gesù Cristo? E ammesso che quel volto sia di Gesù, veramente pensiamo che la nostra fede sia rafforzata da questa visione? Il vangelo di Luca ci riferisce che quando le donne andarono al sepolcro per ungere il corpo di Gesù con gli aromi, due uomini in vesti risplendenti dissero loro: "Perché cercate il vivente tra i morti? Egli non è qui, ma è risuscitato..."
(24, 1-5).
Questa domanda/affermazione deve guidare la fede di ogni cristiano. Gesù Cristo non è tra i morti, perché è vivo. Risorto, vivente! Il suo volto possiamo incontrarlo nel mondo dei vivi e non dei morti, e non è necessario fare dei pellegrinaggi di molti chilometri. La fede non si interessa ai morti, ma è sensibile verso il mondo dei vivi. Il volto di Gesù Cristo lo puoi vedere nei bambini poveri e indifesi delle nostre città o di tanti paesi poveri del sud del mondo, nei diseredati che attraversano il mare per approdare a un pezzo di pane e di libertà, nelle donne costrette a prostituirsi per la vigliaccheria di uomini malvagi, negli operai che hanno perso il posto di lavoro ed hanno perso anche la speranza di una società giusta e solidale. Il volto di Gesù Cristo non è in un lenzuolo: è impresso negli uomini e nelle donne sofferenti di questo mondo, vicine o lontane!
Cercare il volto di Cristo non è stazionare dinanzi ad una reliquia, ma è orientare la propria vita nella direzione indicataci da Gesù: " In verità vi dico che in quanto lo avete fatto a uno di questi miei minimi fratelli, l'avete fatto a me" (Matteo 25, 40).
Aldo Palladino
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